BAGNI DI LUCCA

Quando Napoleone assegnò alla sorella Elisa, andata in sposa al Principe Felice Baciocchi, il governo di Lucca, la principessa scelse come sua residenza estiva la valle della Lima, facendo acquistare a Bagni di Lucca dapprima una casa di proprietà, l'odierno Albergo Roma, e successivamente fecendo ingrandire una casa al Bagno alla Villa, che divenne la sua residenza regale, e successivamente quella di Maria Luigia di Borbone ed infine del figlio di costei, il Principe Carlo Lodovico.

Oltre ad Elisa erano stati ospiti a Bagni di Lucca altri napoleonidi: la stessa Letizia Ramolino, madre di Napoleone, nel 1804, il cui nome è tutt'ora recato dalla strada che transita al di fuori del paese, Via Letizia, appunto, e Paolina Bonaparte, in onore della quale è stata invece intitolata una grotta di vapore ubicata all'interno delle stabilimento termale "Jean Varraud".

Durante il regno di Elisa Bonaparte Baciocchi le sorti di Bagni di Lucca, cittadina nota per le proprietà curative delle sue acque termali già dai tempi di Matilde di Canossa, cambiarono radicalmente. Grazie alla sua presenza, vennero richiamate nella località termale numerose personalità di rilievo appartenenti all'aristocrazia europea, le quali vi si stanziarono soprattutto nel periodo primaverile ed estivo, poiché attratte dal paesaggio incantevole, dal clima mite, ma soprattutto dai benefici delle acque termali e dal gioco d'azzardo.

Elisa Baciocchi, durante il suo regno, valorizzò e potenziò questi aspetti, il suo ambizioso progetto di ristrutturazione edilizia coinvolse infatti il complesso termale e l'urbanistica.

La principessa fece restaurare e ampliare gli stabilimenti termali, rendendoli più confortevoli e limitando l'uso dei bagni in comune, prescrivendo che ogni stabilimento avesse un certo numero di bagnetti privati.

Elisa Baciocchi ordinò inoltre l'ampliamento e il rinnovamento dello stabilimento "Jean Varraud" o del Bagno Caldo, che affidò all'architetto progettista lucchese Carlo Lazzarini, e che andò per altro a ospitare i luoghi di ritrovo e di gioco per i forestieri. Qui, poco tempo dopo, girò la prima roulette d'Europa nell'anno 1837, poco prima che venisse inaugurata al Ponte a Serraglio il Casinò dei giochi.

Con l'avvento di Elisa Baciocchi anche il Bagno Bernabò fu radicalmente rinnovato, i lavori furono diretti dallo stesso Ingegnere Carlo Lazzerini, cui Elisa aveva affidato la ristrutturazione del Bagno Caldo, il progetto fu però redatto dall'architetto francese Sambucy. Il nuovo stabilimento venne inaugurato nel 1812 e in quella occasione vennero messi a dimora i due cipressi che lo fiancheggiano e che con i loro 40 metri di altezza dominano la vallata.

L'intervento di Elisa Baciocchi fu mirato inoltre a conferire un aspetto signorile agli stabilimenti termali, attraverso il rivestimento in marmo delle vasche e la scelta di una pavimentazione a scacchi bianchi e neri.

Per ciò che concerne l'urbanistica la principessa ordinò tra l'altro l'ampliamento e il miglioramento delle strade carrozzabili e della paesaggistica.

LA GROTTA PAOLINA

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